venerdì 7 settembre 2007

Cinque azioni per un PD aperto ai cittadini e alle idee

Questa mattina Guglielmo Minervini ha incontrato Michele Emiliano proponendogli un piano d'azione comune per reimpostare il percorso del nascente partito democratico pugliese, superando così il deficit di partecipazione e il vuoto di contenuti che ne ha caratterizzato questa prima fase.
A tal fine è stato sottoposto ad Emiliano un documento che riassume le "cinque azioni per un Pd aperto ai cittadini e alle idee".
Lunedì alle ore 18,00, presso l'Agenzia il Corsivo di Bari, Emiliano e Minervini parteciperanno all'assemblea convocata dai Riformatori per l'Ulivo per estendere il confronto sui temi sollevati dal documento e, quindi, per verificare la possibilità di una convergenza unitaria sul candidato segretario.

Questo il documento sottoposto alla valutazione di Michele Emiliano.

Cinque azioni perché il Pd
si apra ai cittadini e alle idee

1. Liste aperte ai cittadini
a. Il candidato insedia un rappresentativo gruppo di saggi che apre, fino al 22 settembre, una fase di ricerca e consultazione tra i molteplici mondi sociali della comunità pugliese;
b. L’obiettivo è coinvolgere in posizioni utili nelle liste, non meno del 30%, candidati socialmente qualificati e riconoscibili.

2. Il programma condiviso
a. Il candidato da mandato a un rappresentativo gruppo di saggi di redigere una bozza di manifesto costituente per il Pd pugliese;
b. Entro il 12 settembre il manifesto viene pubblicato in internet con un blog;
c. Dal 12 settembre al 1 ottobre, si apre alla partecipazione libera;
d. Entro il 12 settembre viene presentata la mappa di cinquanta incontri da svolgere lungo il territorio regionale: “nuovo partito nuove idee”;
e. Entro il 14 ottobre il candidato presenta la versione finale del manifesto costituente.

3. La struttura del partito
a. Il candidato da mandato a un rappresentativo gruppo di saggi di elaborare una proposta di organizzazione del partito, aperta alla pluralità del territorio regionale e alla complessità del tessuto sociale, entro il 22 settembre;
b. Gli stessi saggi predisporranno la carta dei principi nella quale verranno individuati i valori fondanti sulla trasparenza e sulle incompatibilità;
c. Entro il 30 settembre saranno organizzati tre forum regionali, aperti all’associazionismo, di discussione del modello di organizzazione del partito;
d. Entro il 14 ottobre il candidato presenta la proposta finale.

4. Nessun accordo sugli organigrammi
a. La discussione sui ruoli e sulle funzioni si fa dopo le primarie e si fa con i costituenti. Nessun accordo, nessuna vecchia pratica.

5. Patto etico
a. Il candidato s’impegna a dichiarare subito il finanziamento della campagna per le primarie;
b. Vota chi ci crede, non chi viene pagato. Il candidato s’impegna a non riconoscere nella propria maggioranza tutti coloro che faranno ricorso a versamenti di massa per la raccolta del consenso.

Nessun commento: